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Tre anni fa migliaia di pazienti di
un dentista inglese furono costretti a sottoporsi ad esami del sangue dopo le
denunce contro il medico che non aveva attuato
le procedure igieniche di base per prevenire la trasmissione di malattie
infettive.
Secondo il La Public Health England
(PHE), Desmond D’Mello, questo il suo nome, aveva lavorato in Nottinghamshire
County senza lavarsi le mani, non cambiando
i guanti e non sterilizzando la propria attrezzature dopo ogni cura ai
propri pazienti. La polizia indagò addirittura sulla morte di una ex
paziente per malattia infettiva: la donna, 23 anni, morì ad agosto del 2013,
nello stesso mese in cui si sottopose alle cure.
L’NHS
decise di richiamare oltre ventimila pazienti che si erano sottoposti alle
cure del dottor D’Mello per superare gli esami e valutare se erano stati infettati da un virus
trasmesso attraverso il sangue, come l’HIV o HBV (virus dell’epatite B).
Alla fine il rischio di infezione si confermò relativamente
basso, ma certo non una grande esperienza per i pazienti. Uno spavento
amaramente indimenticabile.
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